- TEOS Il grossista del benessere
- Ordini a partire da € 100*
- Spedizioni GRATIS a partire da € 200*
Tu e il tuo mala avrete un legame unico, saprà esserti compagno e guida e le sue energie ti accompagneranno ovunque vorrai.
L’esperienza della scelta, che sia fatta da te o da una persona cara, non è mai casuale, ma frutto di vibrazioni ed invisibili energie.
Indossa e vivi il tuo mala.
]I mala sono oggetti sacri utilizzati durante la meditazione e la preghiera.
In Sanscrito, il termine mālā (mala) significa “ghirlanda di fiori”.
Solitamente si tratta di una collana, un rosario di 108 grani tenuto al collo o attorno al polso, che accompagna la preghiera o la recita dei mantra.
I mala possono essere realizzati in diversi materiali (legno, osso, semi, rudraksha, pietre) ed ogni materiale ha caratteristiche e proprietà differenti seppur l’utilizzo principale rimanga lo stesso.
La scelta del mala non è casuale, ma è dettata da un’istintiva consapevolezza sulle personali necessità energetiche.
Oltre al forte carattere rituale, spirituale e religioso, nella cultura occidentale sono spesso indossati come accessori ornamentali o di buon auspicio.[/vc_toggle][vc_toggle title=”L’origine dei MALA?”]L’antico re Haruri chiese a Budda come poter condividere la saggezza del buddismo con il suo popolo.
Buddha gli rispose
Re, se vuoi eliminare i desideri terreni e porre fine alla sofferenza, crea un filo circolare di 108 grani fatti di semi dell’albero Mokugenji.
Tienilo sempre con te e recita “Namu Buddha – Namu Dharma – Namu Sangha”.
Conta una perlina ad ogni ripetizione.
Così nacque il mala.
Il numero 108 è colmo di significati nella cultura induista, buddista e in generale in molte culture asiatiche.
Inoltre il 108 ha forti significati anche dal punto di vista astronomico ed esoterico.
Ognuno troverà il significato più adatto a se stesso e al proprio mala.
Vi è anche un centonovesimo grano, detto del Guru, che non deve essere conteggiato.
1. Uso personale
Un mala è uno strumento intimo. È consigliabile che ogni persona usi il proprio mala e non lo presti, per rispettare l’energia personale accumulata.
2. Manipolazione rispettosa
Il mala va maneggiato con rispetto. Evita di lasciarlo cadere a terra o di usarlo come un semplice accessorio di moda.
3. Pulizia energetica
Se il mala entra in contatto accidentale con superfici sporche o situazioni cariche di energia negativa, è bene purificarlo. Tradizionalmente si può esporre alla luce della luna piena, bruciare incenso intorno ad esso o recitare mantra.
4. Non bagnare
Molti mala sono realizzati con materiali naturali (legno, semi, pietre). È meglio evitare di bagnarli, specialmente se non sono trattati, perché l’acqua può rovinarli o alterarne le proprietà.
5. Modalità d’uso corretta
Durante la recitazione dei mantra, si fa scorrere il mala tra le dita (di solito il pollice e il medio), una perla alla volta. Non si dovrebbe saltare o tirare le perline con forza.
6. Conservazione
Quando non lo si utilizza, il mala va riposto in un sacchetto pulito o in un luogo sacro, per proteggerlo dalla polvere e dall’energia dispersiva.
7. Rottura del mala
Se il mala si rompe, non è visto come un evento negativo, ma come un segno di compimento di un ciclo energetico. In tal caso si può decidere se ripararlo, affidarlo a un rituale di ringraziamento, o sostituirlo.
Importato e distribuito da :
Teos di Rosa Alessandro & C. sas
Via Bergamo 6/10, 24041, Brembate, BG
info@teos1988.com – +39035802164
Importata da Nepal
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione.
Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati.
Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.
Impostazioni privacy
Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione su questo sito.
Visualizza la Cookie Policy Visualizza l'Informativa Privacy